Cibi da evitare per la gravidanza: qualche consiglio e suggerimento per evitare quelli dannosi per la salute di mamma e bambino.
Lo stato di salute è di fondamentale importanza per la buona riuscita della gravidanza, sia nel periodo che precede la sua comparsa nell’organsimo della donna sia durante tutto il percorso fino al parto. Infatti le visite mediche e le analisi specialistiche cui è necessario sottoporsi sono molteplici, e tra le varie accortezze che ogni donna che desideri un bambino deve avere c’è senza dubbio anche l’alimentazione: a tal proposito i medici consigliano quali sono i cibi da evitare per la gravidanza. Vediamo un po’ di approfondire l’argomento.
Un’importanza di primo piano, in vista di una gravidanza, è rivestita proprio dall’alimentazione che deve seguire rigorsamente una dieta equilibrata, apportando tutti gli elementi nutrienti indispensabili e nelle giuste quantità: sto parlando di carboidrati, proteine e grassi. È preferibile inziare a fare attenzione alla propria dieta già prima di restare incinta, tenendo, ad esempio, sotto controllo il proprio peso corporeo: sì, perché per restare incinta più facilmente è opportuno evitare di essere sia in sovrappeso sia sottopeso. Recenti studi hanno dimostrato, a tal proposito, come anche solo 10 kg in più del dovuto abbiano influenze negative sulla fertilità della donna, andando a dimezzare le possibilità di restare incinta. Questo perché il sovrappeso è responsabile di un’alterazione a livello di equilibrio ormonale dell’organismo che, a sua volta, renderebbe meno numerose le possibilità di restare incinta.
In tema di cibi da evitare per la gravidanza, partiamo subito col dire no all’eccessivo uso di grassi saturi. Si tratta di quei grassi che vanno ad aumentare il cosiddetto colesterolo cattivo (quello che nei referti delle analisi del sangue è contrassegnato con la sigla “LDL“, per intenderci) e che è responsabile della predisposizione ad alcune patologie dell’organismo, soprattutto quelle di carattere cardiovascolare. Sarà consigliabile, allora, evitare cibi come il burro, la margarina, lo strutto, i grassi idrogenati, le fritture, la panna, i formaggi e le carni grasse. In concomitanza alla riduzione delle sostanze grasse “cattive” andranno, invece, aumentate quelle “buone”, cioè gli acidi grassi essenziali, come l’olio extravergine d’oliva, l’olio di semi di girasole spremuto a freddo, l’olio di semi di lino anch’esso spremuto a freddo, la frutta secca, il pesce azzurro, i semi oleosi. Si preferiscono gli oli prodotti attraverso la spremitura a freddo in quanto questo metodo meccanico consente l’estrazione di oli vegetali senza trattamenti chimici e senza scaldare il prodotto, così che gli oli ottenuti siano di ottima qualità e preservino intatte tutte le loro proprietà benefiche.
Tra i cibi che vanno assunti durante la gravidanza ci sono senza dubbio anche gli zuccheri, ma meglio se non sono quelli semplici come, per esempio, quelli raffinati. In particolare, proprio i carboidrati devono essere inclusi in una alimentazione sana ed quilibrata, soprattutto in previsione di restare incinta. La cosa importante è che si tratti di carboidrati (zuccheri) a lento assorbimento (i cosiddetti carboidrati complessi), di preferenza integrali, onde evitare aumenti incontrollati di glicemia. Questi picchi possono essere dannosi sia per la fertilità della donna, in quanto aumenterebbero le probabilità di avere cicli privi di ovulazione, sia per eventuali squilibri ormonali. Pertanto, sarebbe opportuno eliminare, tra i cibi da evitare per la gravidanza, le bevande gassate, le caramelle, lo zucchero bianco o di canna, il fruttosio, i succhi di frutta, i cocktail analcolici, i dolci e le merendine come gli alimenti realizzati con l’impiego di farine di tipo 00 (preferibili, infatti, sono le farine di grano di tipo 2 o quelle integrali).
È risaputo che una delle problematiche a livello di salute più grave da gestire sia l’eccessivo aumento di peso legato anche ad una non corretta alimentazione, con la predisposizione a patologie quali il diabete gestazionale. Quest’ultimo causa un accrescimento eccessivo e disequilibrato del feto mentre per la madre il rischio è la comparsa del diabete di tipo 2, anche a distanza di tempo dal concepimento, o la gestosi, una sindrome tossica che comporta alterazioni come l’aumento della pressione arteriosa, la presenza di proteine nelle urine (proteinuria) o la comparsa di edemi.
Abbiamo accennato al consiglio che danno i nutrizionisti a proposito del consumo di cocktail e di alcolici in genere: questi vanno evitati in tutto il periodo che precede l’inizio della gravidanza stessa, in quanto l’alcol contenuto in essi può causare problemi di fertilità. Infatti, sia il vino sia i superalcolici sono deleteri per le donne che desiderano una gravidanza. Uno studio condotto dalla clinica per la fertilità Reproductive Medicine Associates, presentato in occasione del meeting dell’American Society for Reproductive Medicine di Boston, ha messo in evidenza come il consumo di alcol possa danneggiare la salute della donna in gravidanza e del feto. Nel corso dell’indagine, ben 91 donne sono state tenute sotto osservazione, e si è scoperto che le astemie hanno una probabilità di concepimento addirittura del 90%, mentre invece chi consuma anche solo tre bicchieri di vino alla settimana le fa ridurre drasticamente al 30%, in quanto l’alcol influirebbe negativamente sulla maturazione degli ovuli.
Quindi l’alcol è sconsigliato, come solitamente anche l’uso di caffè o di tingersi i capelli, fino al mangire pesce crudo. D’altro canto, sul fronte di coloro che non vogliono creare ansie o allarmismi, ci sono libri – vedi quello dell’economista Emiliy Oster, Expecting Better – che consigliano alle future mamme di fare un uso moderato di queste sostanze ma di non escluderle completamente, per affrontare in maniera più rilassata e serena la gravidanza, evitando, secondo la Oster, di generare preoccupazioni eccessive a livello psicologico in chi consuma abitualmente questi alimenti. Alcuni medici inglesi hanno, però, fortemente criticato il libro della Oster, tanto che hanno ribadito come l’uso di alcol durante la gravidanza possa provocare anche la sindrome alcolica fetale. Noi, in generale, preferiamo attenerci alla sana dieta mediterranea, apportando un’equilibrata quantità di tutti i nutrienti (carboidrati, proteine, grassi) e un buon quantitativo di vegetali ricchi di vitamine (soprattutto di acido folico o vitamina B9) e minerali (calcio, ferro, magnesio, potassio).
Senza dubbio, consigliamo di attenersi scrupolosamente ai saggi consigli e indicazioni del ginecologo di fiducia, onde evitare danni al nascituro e alle future mamme.