Sposarsi per il “per sempre”? No, meglio farlo per il “qui e ora” e non dare quell’amore per scontato. Ecco perchè mi sposerò una terza volta
Non è vero che sposarsi o essere una coppia di fatto è la stessa cosa. Si può amare con tutto il cuore, essere a tutti gli effetti una famiglia, avere dei figli, prometterti che non finirà mai. Ma sposarsi, questa è un’altra cosa.
Quando ci si sposa si promette che sarà per sempre, ma non è tanto questo che conta, perché anche il “per sempre” purtroppo può finire. Quando ci si sposa si promette che non avremo altro uomo un’altra donna, ma anche questa sappiamo che spesso è una bugia che raccontiamo prima di tutto a noi stessi. Quando ci si sposa si promette che ci saremo sempre – in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà – ma ahimè, quante volte le difficoltà fanno finire un matrimonio? Quando ci si sposa si giura davanti ad un altare, anche se magari non andiamo a messa da 10 anni E ricordiamo a malapena il Padre Nostro. Ma allora perché ci si sposa?
Ci si sposa perché la vita è anche e soprattutto “qui e ora” e “qui e ora” scegliamo quella persona come compagna di vita. E poco importa se non tutti i matrimoni durano veramente fino alla vecchiaia, poco importa se un giorno, probabilmente, sorprenderemo i nostri occhi a guardare un’altra persona pensando che vorresti averla tra le tue braccia… Il qui e ora per alcuni fortunati dura tutta la vita, anche se cambiano i modi e l’intensità del sentimento.
Dopo la nascita del secondo figlio insieme (il sesto in totale della nostra famiglia allargata) il mio già marito mi ha chiesto di risposarlo. L’ha fatto in maniera anche un pò goffa a causa della sua timidezza, ma quel momento rimane speciale. Qui e ora lui ha scelto di nuovo me e io ho scelto di nuovo lui e chissà, forse un giorno ci sceglieremo ancora o forse no, ma per adesso noi siamo il nostro reciproco QUI E ORA.
Andrea mi ha fatto la proposta corredandola con un dono speciale, l’anello NUMERODUE di Tuum, fatto preparare il giorno dopo la nascita di Ruggero Gregorio perchè prima non sapeva il nome del bimbo e quindi cosa incidere all’interno. NUMERODUE porta con sè un forte valore simbolico: si tratta infatti di un unico anello da cui si possono ricavare due fedi, per un messaggio che si completa solo nel momento in cui si avvicinano, così come la preghiera del Pater Noster, che inizia su una fede e termina sull’altra.
Noi abbiamo scelto la versione in oro giallo 18 KT lucidato a specchio, perchè un materiale che inevitabilemente col tempo si segna in base alla vita che conduciamo: immagino che quello di Andrea porterà il segno del volante dell’auto con cui ogni anno percorre migliaia di chilometri e il mio il segno degli innumerevoli bagni e bagnetti ai figli:)