Con la scuola tornano i pidocchi, l’incubo di ogni mamma! Ecco come prevenirli e come comportarsi quando l’infestazione è in corso
Settembre da quando sono mamma significa scuola e quindi, nell’ordine: organizzazione materiali per la scuola, cambio di stagione e pidocchi. Eh già, l’incubo che a giugno scompare magicamente con il ritorno a scuola torna ad essere il mio incubo e ad ogni minimo accenno di prurito alla testa da parte delle bimbe (e anche mia) scatta la caccia al pidocchio.
Ho “preso i pidocchi” per l prima volta otto anni fa, quando la mia prima figlia frequentava da pochi giorni il nido e la seconda era appena nata. Non ho capito subito da cosa provenisse quel prurito perchè – per fortuna – non avevo mai avuto esperienza diretta in vita mia – e ho trascurato la cosa per giorni prima di vedermene saltare fuori uno dalla testa (certo, lavavo i capelli, ma con lo shampoo normale non si risolve nulla). Ho usato un trattamento apposito e gioito perchè per un giorno o due non sentivo più prurito, non capivo proprio perchè si dovesse ripetere il trattamento dopo otto giorni, ma l’ho capito presto: il problema non è tanto eliminare i pidocchi, quanto uccidere e staccare le lendini, specialmente se come me al tempo si ha una massa enorme di capelli mossi difficili da pettinare.
Da otto anni a questa parte sono diventata un’esperta in fatto di pidocchi, conosco praticamente tutti i rimedi leciti e non per tentare di eliminarli, ma pensavo che la mia fosse una battaglia persa in partenza: basta che un solo compagno di classe di una delle tre bambine non faccia il trattamento che la storia si ripete e chiaramente le sorelle si contagiano tra loro e tutto ricomincia: trattamento, pettinini in metallo, esplorazione serale, disinfestazione completa di qualsiasi tessuto della casa, di asciugamani, abiti, cappelli, zaini di scuola. Insomma, stavo iniziando a pensare che da settembre a giugno dovrei far pagare una quota del mutuo agli infimi animaletti.
Il vero problema in fatto di pidocchi infatti continua ad essere questo: a scuola appare il generico cartello “sono stati riscontrati casi di pediculosi”, tu corri a comprare il necessario, sottoponi le tue figlie a lunghe sedute di sfratto dell’animaletto e una settimana dopo (ma magari) sei di nuovo al punto di partenza. Sì, perchè non solo molti genitori fanno finta di nulla e non trattano la testa del bambino, ma addirittura non avvertono mai le maestre se i figli li prendono per primi perchè pensano ancora che “pidocchio uguale sporco”.
E invece no: forse vi sorprenderà sapere che i pidocchi amano i capelli puliti, anche perchè riescono ad attaccarsi meglio alla cute. dunque lo sporco non c’entra nulla e chi dice il contrario, ahimè, pecca di poca cultura. Ma allora che fare in caso di contagio?
Per prima cosa bisogna avvertire le insegnanti, così che a loro volta possano avvertire in maniera anonima (con la privacy non si scherza) gli altri genitori. Ma i primi e veri alleati di mamme e bambini rimangono i trattamenti anti-pidocchio. E quando parlo di trattamenti dimenticate le vecchie formule aggressive, irritanti e poco piacevoli per il naso, dimenticate anche il tanto temuto pettine in metallo: ormai in commercio si trovano delle formule innovative pensate per trattare il bambino quando l’infestazione è in corso che non richiedono nemmeno di essere ripetute alla classica distanza di otto giorni, con una piacevolissima profumazione e che anche sui capelli più lunghi non creano grossi danni a livello di idratazione; formule capaci di fare quasi tutto da sè, staccando il pidocchio dalla cute e lavandolo quindi via con il risciacquo.
A queste si aggiungono gli spray preventivi da vaporizzare non più ogni giorno, ma ogni due o tre giorni sulla cute, che creano un ambiente sfavorevole all’insediamento dei pidocchi senza infastidire la delicata pelle del bambino.
Spiegate al bambino che non deve scambiarsi sciarpe e cappelli con i compagni e se avete delle bimbe con i capelli lunghi ricordatevi di fare sempre le trecce al mattino (più strette sono, meglio è). Il trattamento preventivo va spruzzato sulla cute del bambino secondo le indicazioni del prodotto (alcuni hanno delle profumazioni davvero piacevoli!), mentre la sera prima di andare a dormire bisogna dividere i capelli in tante piccole ciocche e controllare la cute; di solito le zone dove i pidocchi si annidano più volentieri sono la parte dietro le orecchie, la cute, la sommità del capo.
Se notate delle lendini e avete già fatto il trattamento osservatele: se sono di colore chiaro e tondeggianti, quasi sicuramente sono ancora vive ed è opportuno ripetere il trattamento, se invece si sfogliano e volano via sono semplicemente rimaste attaccate al capello e vanno rimosse con la spazzola.
Insomma, noi quest’anno partiamo preparate, con scorte di shampoo e spray preventivi… E siamo sicure che i pidocchi non saranno più un incubo!
Mamma… questo prodotto non puzza vero?
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