Noi mamme siamo così: quando il nostro bimbo inizia a camminare esultiamo di gioia, salvo poi pensare “oddio, sta crescendo troppo in fretta”. Lo guardiamo avventurarsi sui suoi piedini verso nuove avventure e “sembra ieri che è nato”, corriamo a mettere in sicurezza anche lo spigolo più remoto dell’ultima mensola di casa e già lo vediamo partire per la sua prima vacanza con gli amici a 18 anni.
Vabbè, scherzi a parte il sapersi muovere da solo è una tappa fondamentale dello sviluppo del piccolo e in genere intorno ai 12 mesi il bimbo inizia a camminare; ma in molti casi non è così e giù di paranoie.
Ma quando bisogna davvero preoccuparsi? E come possiamo stimolare il bambino a camminare?
Il bimbo è pronto per camminare tra i 12 e i 18 mesi. Quindi, solo se arriva a 18 mesi senza camminare dobbiamo iniziare ad osservarlo più attentamente e valutare con il pediatra dei controlli; i bambini con poco tono muscolare o molto in sovrappeso (ehm, Greg?!) fanno più fatica a camminare.
Non è detto che il bimbo gattoni, anche se il gattonamento è importante su più fronti (vedi la giusta conformazione della curva lombare); ci sono bimbi che strisciano a terra (come il mio), altri che trascinano le gambine sotto il sederino, insomma, i modi per esplorare l’ambiente sono tanti e l’importante appunto è che il bimbo sia curioso ed attivo.
Quando è capace di alzarsi in piedi da solo e camminare con la vostra mano, allora l’obiettivo è vicino.
La regola fondamentale in tutti i campi dello sviluppo motorio del bambino è il rispetto. Quindi, in sintesi:
- non mettete mai il bambino in una posizione in cui non potrebbe mettersi da solo;
- se lui vuole esplorare l’ambiente circostante lasciateglielo fare (con le dovute cautele) senza pensare che si sporcherà o che lasciandolo gattonare non camminerà mai;
Potete invece stimolare il bambino a camminare lasciandolo libero di muoversi come meglio crede in uno spazio protetto da pericoli e premiandolo per ogni piccolo successo. In particolare:
- Fargli trascorrere più tempo possibile a terra in autonomia (magari aiutandosi con gli appositi tappeti morbidi con vari giochi tra cui il bimbo può muoversi);
- lasciare a sua disposizione degli oggetti su cui possa fare presa per alzarsi (es. uno sgabello, una seggiolina, ecc.);
- utilizzare dei giochi pensati per stimolare il bambino a camminare (vedi i vari carrelli e camminarelli in commercio);
- utilizzare delle scarpine appositamente pensate per i primi passi, che contengano il piedino senza cosringerlo e diano al bimbo la sensazione di sicurezza del piedino nudo, pur proteggendolo;
- premiare il piccolo ogni volta che compie un progresso motorio (con un cibo che gradisce particolarmente e tante coccole)
Post in collaborazione con Falcotto