Nido e scuola dell’infanzia, come inserire i bambino senza traumi? Ve ne parlo qui – Post in collaborazione con Falcotto
Il mese di settembre, ma per qualcuno anche quello di ottobre, corrispondono all’inserimento del bambino al nido e alla scuola dell’infanzia. Anche per me è stato un nuovo inizio con Gregorio e per ora sembra andare bene – ok non canterò vittoria troppo presto – ma cosa fare se il piccolo al nido non va volentieri? E come prevenire piccoli e grandi traumi derivanti da questa prima separazione di genitori? Ve lo spiego qui, in collaborazione con Falcotto, le scarpine che da sempre seguono i nostri bimbi nei loro primi passi… E questo è davvero un primo passo importante!
Il nido, per altri la scuola dell’infanzia spesso rappresentano una “liberazione” per la mamma, perchè si ricomincia con i ritmi consueti di prima della gravidanza, ma insomma, chi non è preoccupato di lasciare il proprio bambino a degli “sconosciuti” e di spezzare la sua routine di punto in bianco?
Ecco, diciamo da subito che paradossalmente più precoce è l’inserimento, minore è il tempo di adattamento che serve al bambino; in effetti le mie prime due bimbe, che sono andate al nido a 4 e 6 mesi, non hanno faticato affatto e non ho riscontrato modifiche nel sonno, nell’appetito o stati d’ansia. Per Eva Maria e Gregorio, inseriti oltre l’anno di età, è stato diverso, ma il vantaggio è che a questa età sono abbastanza maturi per capire dei concetti semplici.
Ecco quindi i sì e i no da seguire quando si inserisce il bambino al nido o alla scuola dell’infanzia:
- Magari il bimbo vi sembra troppo piccolo, ma vi assicuro, capisce molto più di quello che pensate; parlategli molto di quello che lo aspetta, del fatto che potrà giocare con tanti amichetti, che ci saranno delle nuove persone a prendersi cura di lui;
- Non dite mai bugie al bambino, grande o piccolo che sia: frasi tipo “la mamma torna subito” sono assolutamente da evitare, perchè il bambino vivrà il fatto che poi non tornate come un tradimento e perderà fiducia nei vostri confronti (essendo voi il suo modello di adulto diciamo che perderà fiducia in generale);
- Fate in modo che l’inserimento non coincida mai con altri cambiamenti destabilizzanti: se dovete togliere il seno o il ciuccio, se dovete effettuare un trasloco, se è appena arrivato un fratellino o una sorellina, meglio aspettare;
- Non arrabbiatevi se il bambino inizierà a comportarsi in modo diverso a casa, fino a modificare del tutto le abitudini di sonno e pappa e piantare capricci memorabili. Greg per esempio dopo solo una settimana di nido è diventato un teppista tremendo, alza la voce, sbatte i piedi per terra, ma in realtà vuole solo essere preso in braccio ed essere contenuto. Anche voi, se cambiaste lavoro e di punto in bianco vi trovaste in mezzo a persone sconosciute e senza alcun punto di riferimento sareste più ansiosi per qualche tempo. Fatevi vedere sereni e accogliete questi cambiamenti sapendo che sono solo momentanei;
- Create dei rituali, che sono rassicuranti per i nostri bimbi: con la mia terza, ad esempio, avevo preso l’abitudine di uscire di casa un quarto d’ora prima e concederci dieci minuti al bar prima di accompagnarla. Tra u caffè e un pasticcino, la bimba si sentiva rassicurata e andava al nido più volentieri.
- Il bimbo piange quando lo lasciate? Non demonizzate il pianto, perchè fisiologicamente serve a rilasciare sostanze benefiche per l’organismo. Inoltre, la maggior parte dei bambini piangono appena lasciati, ma poi giocano serenamente per il resto del tempo. No ai sensi di colpa, non state abbandonando vostro figlio, lo lasciate nelle mani di personale esperto.
- Mai e poi mai fare piccoli ricatti emotivi come frasi tipo “se piangi, piange anche la mamma”. Il pianto è un fattore di adattamento – lo abbiamo già detto – e la mamma ha il compito di farsi vedere serena, perchè da questo dipenderanno in gran parte anche le reazioni del bambino. Una mamma (o un papà, o un nonno…) rassicuranti e sereni gli faranno capire che non c’è nulla da temere;
- Create un’alleanza con le educatrici: spiegate loro il più possibile le abitudini del bimbo, i suoi orari (ad esempio, Greg si sveglia molto presto la mattina e verso le nove e mezzo è già ora di metterlo a letto, anche se gli altri bambini non fanno il sonnellino), ma anche cosa gli piace, quali sono i suoi cibi preferiti, i suoi riti per addormentarsi o consolarsi. Per alcuni anni loro saranno il punto di riferimento di vostro figlio per molte ore al giorno e vedere che tra voi c’è complicità lo rassicurerà;
- Se il bimbo ha un oggetto particolare con cui si consola – una copertina, il ciuccio, il suo biberon preferito, un giocattolo particolare – chiedete alle educatrici di tenerlo in classe e usarlo al momento del bisogno;
- Last but not least, l’abbigliamento: da mamma a cui piace vestire i suoi figli sempre alla moda, vi consiglio di cercare un compromesso perchè il bimbo deve stare comodo. Ormai non è difficile trovare capi sportivi che non siano la solita tuta dei Super Eroi o dei leggings anonimi! Per Greg scelgo sempre dei pantaloni che non stringano in vita (meglio con la fascia) e un abbigliamento a strati, perchè all’asilo in genere fa abbastanza caldo, ma i bimbi vanno anche a giocare in giardino.
- Le scarpine meritano un cenno a parte: va benissimo usare delle scarpine che ci piacciono particolarmente in un’occasione speciale, anche se magari non sono comodissime. Ma per il nido non si discute: serve una scarpa primi passi fatta con tutte le attenzioni, come le Falcotto che ho scelto io, che tra l’altro sono bellissime!La scarpina perfetta per il nido o la scuola dell’infanzia deve infatti essere confortevole e completamente traspirante, antiscivolo, essere fabbricata con pellami di buona qualità e contenere il piedino, senza costringere. E in questo si sa, Falcotto non teme rivali. Se anche nel vostro asilo vige la regola per cui all’interno si usano le ciabattine, fate come me: acquistate una scarpina da tenere solo all’interno della struttura e insistete perchè il bimbo possa usare quelle… In questa fase la classica ciabattina potrebbe causare spiacevoli incidenti.
Post in collaborazione con Falcotto
Greg indossa le sneakers dal sapore urban della collezione f/w 2017