Il Nexitng è un metodo elaborato dallo psichiatra francese Michel Lejoyeux: promette di raggiungere la felicità in 10 mosse ed è semplicissimo da applicare
Alla ricerca di una felicità semplice e a portata di mano? Beh, secondo il Nexting -metodo francese elaborato dallo psichiatra Michel Lejoyeux – bastano 10 mosse per raggiungerla.
Abbiamo già parlato del PARENT, il metodo danese per crescere figli felici, ma il Nexting si rivolge direttamente a noi adulti, che insomma, non possiamo tornare indietro e rifare tutto a regola d’arte.
Eppure, anche se il passato non è stato felice (qui vi parlo del mio) in estrema sintesi si può dire che, se ci si aspetta il meglio dalla realtà, è più facile che le cose vadano proprio così.
Esatto: la felicità si ottiene non cambiando le cose intorno a noi, ma cambiando il nostro atteggiamento verso la realtà
Il Nexting parte dall’assunto che la felicità si trova già nel nostro cervello e noi dobbiamo soltanto “attivare” alcuni stimoli ed evitarne altri (vedi l’esporsialle brutte notizie e alle lamentele).
Partendo da ciò, il professor Lejoyeux offre dieci mosse pratiche per raggiungere la felicità: «Il nostro cervello – sostiene – è la migliore arma contro la depressione di cui disponiamo: questo organo trabocca di energia, basta che impariamo a lavorare bene con lui e ad allenarlo per stare sempre meglio. Nel nostro cranio custodiamo una formidabile macchina del buonumore, il problema è che ci è stata fornita senza il manuale di istruzioni».
Ecco dunque le 10 mosse per raggiungere la felicità secondo il Nexting
- Stop alla routine: se non volete che i vostri neuroni si “addormentino” dedicatevi ad attività insolite e diverse, liberando e “despecializzando” il cervello.
- Siate grati: lamentandovi di ciò che gli altri NON fanno per voi, rimarrete ancorati ad una posizione passiva. Cambiate prospettiva e ringraziateli per ciò che FANNO per voi, passando ad una condizione attiva.
- No alle troppe scuse: chiedere scusa è bene, ma scusarsi in continuazione, anche per cose che ci sono dovute, fa male. perchè alimenta il senso di colpa.
- Non esponetevi troppo alle cattive notizie: cronaca, attualità, va bene informarsi, ma non cadete nella trappola della nostalgia collettiva. Il tempo dedicato alle cattive notizie deve essere limitato e dov ete essere parte attiva solo quando davvero potete fare qualcosa in merito.
- “Perché proprio a me?”: questo è un atteggiamento nocivo. Non troverete alcun conforto o soluzione focalizzandovi sul perchè. Chiedetevi invece COME. Come posso uscire da questa situazione? Come posso cambiare le cose?.
- Andare oltre distraendo il cervello: Let it go, ok, ma quanto è difficile dimenticare un torto o un dispiacere? Beh, c’è un modo semplice per farlo: per far sì che il cervello non memorizzi, distraetelo. Dategli molte informazioni positive (ovvero fate ciò che vi piace fare), studiate, imparate nuove cose.
- Mangiate tanto pesce: è un antidepressivo naturale, grazie agli omega-3 di cui è ricco (leggi: acidi grassi amici del buonumore).
- Fate l’amore, non la guerra: ve l’ho detto già parlando di famiglia, fare l’amore è la cosa migliore che possiamo fare per la coppia e per il nostro buonumore. Il sesso con il partner fa bene al cuore, abbassa i livelli degli ormoni dello stress e alza quelli di serotonina, il neurotrasmettitore del buonumore.
- Il metodo Tom e Jerry: se io vi dico Tom, voi penserete Jerry. Si tratta di un automatismo – in questo caso innocente – che scatta quando ci aspettiamo il peggio da ogni situazione. Provate le tecniche che insegnano a bloccare gli automatismi (ne troverete molte nel web) e capirete che c’è sempre una via d’uscita.
- Scrivete un IOY: sta per “I Owe You” e significa “ciò che ti devo”. a che vi sta vicina, ai figli, a voi stessi, persino ad un nemico. Potrete consegnarla al diretto interessato o custodirla per voi e rileggerla nei momenti tristi.