La meningite è spaventosa, eppure ancora molti genitori non vaccinano? Abbiamo parlato direttamente con gli esperti di Meningococco B e prevenzione
Come sapete in tema di vaccini sono sempre molto attiva, mi piace informarmi e fare anche domande “scomode” per riportare a voi le giuste informazioni.
In quest’ottica ho trovato davvero interessante il convegno “Let’s talk Meningite”, organizzato qualche giorno fa a Roma per medici e stampa: erano infatti presenti alcuni tra gli esperti più importanti in Italia riguardo a questa patologia, tra cui il Prof. Rappuoli, “inventore” del vaccino contro il meningococco di gruppo B. Le domande ovviamente sono state tantissime, anche da parte dei medici stessi.
La meningite fa paura.
La meningite fa paura, forse più di qualsiasi altra patologia, perché purtroppo, spesso e volentieri, nel momento in cui si notano i sintomi è già troppo tardi: per i piccoli pazienti che arrivano in pronto soccorso spesso non c’è più nulla da fare. Mi spiace riportarvi queste parole nude e crude della Prof.ssa Esposito, Presidende WAidid e Direttrice Scuola superiore in pediatria, ma vorrei farvi capire che davvero nessuno tra i non vaccinati è al sicuro dalla meningite e che il vaccino è l’unico modo per evitare le conseguenze letali della malattia.
Ma se la meningite è così spaventosa, perché ancora molti genitori non vaccinano?
Ci ha risposto Sara Carloni, Quantitative Research Director di Elma Research. I genitori hanno paura soprattutto delle reazioni avverse (38%), più di un quarto di loro pensa che le vaccinazioni da fare al proprio figlio siano troppe e il 28% pensa che i vaccini siano un business per le case farmaceutiche.
Toccante a questo riguardo la testimonianza di Amelia Vitiello, Avvocato e Presidente del Comitato Nazionale Contro la Meningite. Amelia non è mai stata una mamma no-vax e purtroppo quando è nata sua figlia questo vaccino non esisteva ancora. Questa mamma ci ha raccontato con grande forza la battaglia che porta avanti da quando l’ha vista spegnersi in poche ore e senza alcuna possibilità di intervenire.
Perché parliamo proprio di Meningocco B?
Ci siamo focalizzati sul vaccino contro il meningococco B non solo perché questo ceppo è particolarmente aggressivo, ma anche perché secondo l’ultimo studio in materia, solo il 79% degli intervistati è a conoscenza dell’esistenza del vaccino e in pochi sanno che è importante fare richiami.
Perché il vaccino contro il Meningococco B è stato introdotto così tardi?
Questo perché fino a pochissimi anni fa il vaccino contro il Meningococco B non esisteva: è solo grazie ai progressi della ricerca e della tecnologia, ha spiegato il Prof. Rappuoli, che è stato possibile metterlo a punto, salvando così la vita a tanti possibili contagiati.
Il vaccino è sicuro?
Sì, lo è. La normativa sui farmaci in Italia è davvero restrittiva e se un farmaco (come un vaccino) arriva ai nostri figli è perché non procura danni alla sua salute. Anzi, lo protegge.
Sapete che per il 99,9% della sua storia il genere umano ha avuto un’aspettativa di vita minore dei trent’anni? E sapete come abbiamo fatto a guadagnarne almeno 35 solo dall’inizio del ‘900? Soprattutto grazie ai vaccini, che ormai sono vittima del loro stesso successo.
Quindi questo vaccino non presenta controindicazioni?
Certo, le presenta come ogni vaccino, ma sono talmente marginali rispetto a ciò che prevengono, che non c’è nemmeno da chiedersi se ne valga o meno la pena.
Vaccinare un bambino è il più grande regalo che possiamo fargli in materia di prevenzione e non sarà il dolore al braccio (quasi scontato in questo vaccino specifico), o il possibile insorgere della febbre a metterlo in discussione.
Quanto è importante alzare la copertura vaccinale in Italia?
Ci ha risposto il Prof Pierluigi Lopalco, ordinario di igiene e medicine preventive all’Università di Pisa: l’obiettivo di sanità pubblica per proteggere anche gli individui che non possono essere vaccinati, vedi immunodepressi o bambini troppo piccoli per essere vaccinati, è arrivare al 95% di soggetti vaccinati.
Negli ultimi anni, anche per motivi legislativi, c’è stato un incremento di vaccinazioni, specialmente per la meningite, ma non abbiamo ancora raggiunto questa soglia.
Quando posso vaccinare mio figlio contro il Meningococco B?
Il vaccino è da effettuare secondo calendario nazionale delle vaccinazioni in tre dosi al 3-4-6 e 13esimo mese di vita.
E’ comunque importante rivolgersi subito dopo la nascita al proprio pediatra e/o alla Asl di competenza, perché ci sono differenze di regione in regione nell’offerta vaccinale. Potrete così capire se il vostro bimbo rientra nella fascia gratuita o meno.
Se avete un bimbo più grande che non è stato vaccinato, fate lo stesso: consultate il vostro medico di fiducia e capite come recuperare la vaccinazione.
Post realizzato in collaborazione con Educom