“Tuo figlio è grasso”, Flavio Briatore risponde agli haters di Nathan Falco: “sfigati rancorosi”
Il figlio di Flavio Briatore, Nathan Falco è stato recentemente al centro del gossip durante la sua vacanza in Kenya col papà. E questa volta non per la separazione dei genitori.
Nathan Falco infatti è stato pesantemente insultato e definito “grasso” dopo che Briatore ha scatenato la polemica postando una foto del bambino che fa surf con due istruttori di colore. 
Mentre Elisabetta Gregoraci si trovava in Thailandia, bloccata da una tempesta, Nathan Falco è rimasto al Billionaire di Malindi con il padre, dove ovviamente viene super coccolato dal papà e dai suoi assistenti.
Tra le tante foto pubblicate da Briatore, innamorato del figlio, ne spunta una in cui Nathan impara a fare surf, aiutato da due istruttori del resort. Tra i commenti positivi alla figura di Flavio come padre e come imprenditore, non mancano quelli degli haters che prendono di mira il ragazzino:
“Grasso! Un po’ di dieta no?”
“Il “cucciolo” attività fisica e alimentazione equilibrata no…?!?”
“Magari un po’ di movimento a sto ragazzino piuttosto che i poveri tutto fare schiavizzati no eh? Magari a fare un po’ di movimento perde qualche chiletto che male non fa di sicuro….ma tanto che vi importa”.
Flavio Briatore ovviamente non è riuscito a non rispondere ed ecco il suo commento: “I commenti stupidi sui bambini sono fatti da sfigati rancorosi gelosi che non sono stati capaci di crearsi un lavoro… Poveretti”.
Non è la prima volta che il figlio di un vip viene giudicato per il suo aspetto fisico: basta pensare a Bianca Balti o a Belen Rodriguez, i cui figli sono stati pubblicamente definiti “brutti”.
https://www.mammeaspillo.it/stile-di-vita/bianca-balti-mia-figlia-brutta-almeno-e-felice
“Falco sa che a 14 anni andrà in collegio in Svizzera a fare il liceo. Non può mica restare a Montecarlo a vita – dice Briatore – Poi dopo il diploma verrà a lavorare con me. Se volesse fare l’università? Non ne vedo la ragione: sarò io formarlo. Se uno ha una vocazione deve essere libero di assecondarla, ma a me non serve un laureato, mi serve uno che porti avanti quello che ho costruito: se mi serve un commercialista o un avvocato lo chiamo e gli pago la parcella”
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