“Che ho da perdere?”. Una domanda che ci facciamo troppo poco e da cui sono nate le cose migliori della mia vita
Chi mi conosce sa che spesso devo spararmi 8 ore di auto per fare andata e ritorno col lavoro; cosa che non mi pesa, perchè guidare per me è un momento di calma, silenzio assoluto (cosa rara per una madre) e riflessione.
Allora è capitato che la scorsa settimana, mentre mi sparavo le consuete 4 ore di auto (ritorno), nella mia testa frullavano per la centesima le cose da risolvere in questo periodo e ad un certo punto è salita una vocina che mi ha detto: “sì, ma che hai da perdere?”.
Ne ho parlato su Instagram di mammeaspillo e in tante mi avete risposto che spesso vi sentite come me: a volte mi sento intrappolata nella paura di quello che potrebbe essere, che mi impedisce di pensare che magari potrebbe anche andare bene.
Cerco sempre di chiedere il minimo indispensabile, non faccio molte delle cose che ho in testa pensando alle conseguenze, perché alla fine prima di me vengono le persone a cui voglio bene, ma insomma…
Sarebbe più lunga, ma la sintetizzo così: “che ho da perdere?”. Mi riferisco a diversi ambiti e credo che mi possiate capire…
Cosa cambierebbe (in peggio) se prendessi quella decisione che cerco sempre di soffocare?
Se scrivessi quella mail che è lì che aspetta da mesi?
Se chiedessi il favore che non ho mai chiesto a chi magari a me ne ha chiesti anche troppi?
Se provassi a vivere come VOGLIO e non come POSSO?
Secondo me spesso siamo le peggiori nemiche di noi stesse… Viviamo nel timore di perdere quello che abbiamo, precludendoci ciò che potremmo avere. [O comunque l’occasione di provarci, spesso davvero senza nulla da perdere].
Quindi, mi direte, come si fa a superare la paura? Non lo so, ma so che quando mi sono chiesta “che ho da perdere” ho realizzato le cose migliori della mia vita: il mio secondo matrimonio – con due figli annessi – il mio lavoro, la casa nuova, tanti cambiamenti importanti.
Anais Nin diceva che “la vita si restringe o si espande in proporzione al nostro coraggio”. Sarà per questo che col coraggio ho combinato le cose migliori. Sarà per questo che voglio farlo di nuovo. Forse sbagliando, ma in fondo… Che ho da perdere?