Si ricomincia e io non sono pronta. O forse, se ci penso, non lo sono stata mai.
L’estate per me è una parentesi felice, per quanto sia complicato gestire una famiglia molto allargata, il lavoro che bene o male non si interrompe mai, gli annessi e connessi che tutte noi mamme conosciamo bene.
A me piace passare l’estate con i miei figli: lasciarli svegliare senza un orario preciso, adattarmi ai loro ritmi – spesso troppo lenti per i miei gusti, o troppo veloci quando sono stanca – parlare con loro, andare in giro per agriturismi, farmi aiutare quando devo girare i video e non sono capace (chiedete alle mie amiche i backstage che le mie figlie mandano via whatsapp;)
Mi piace fare con loro i braccialetti con le perline, cucinare una carbonara in cui il guanciale sia al punto di croccantezza perfetto (e puntualmente lo brucio), dar loro un foglio della mia agenda e dire “descrivi la mamma” quando ho da fare al pc e loro si annoiano.
Vabbè, tutto questo per dire che il ritorno a scuola mi trova totalmente impreparata. Come in fondo lo ero anche da bambina: ero quella con tutti 10 in pagella, che però si accorgeva la mattina del primo giorno di non aver fatto i compiti di matematica e in fondo sono rimasta un pò così: da una parte la ricerca della perfezione, da una parte il senso di ribellione che forse non mi abbandonerà mai.
E’ da giugno che compriamo cose per la scuola, matite, astucci, colori, quaderni, abiti, perchè dobbiamo essere pronte e solo ora mi accorgo che ho dimenticato di far ricoprire i libri, che il primo giorno di scuola delle mezzane forse sarò a 400 km di distanza, che non ho idea di come mi organizzerò con gli orari della grande che andrà alle medie.
Mi accorgo che ho ancora troppa voglia di giornate in cui il sole tramonta tardi, di amiche che arrivano a sorpresa a cena, tanto le bimbe possono andare a letto quando vogliono, di scrivere fino a notte fonda, di non trasformarmi in un taxi scuola-cavallo-danza e vedere loro che la sera vogliono solo andare a dormire, kanzichè uscire in bici a prendere un geloto.
Non ho bisogno di grandi cose, ma di una serenità che trovo molto più facilmente quando loro sono con me senza troppi orari. Insomma, io non sono pronta e voi?