Anche i vostri figli faticano nel trovare il loro metodo di studio o, prima ancora, nel comprendere e memorizzare testi, lingue straniere, concetti? Il MemoCamp® fa per voi!
Sono stata una bambina e poi ragazza molto fortunata in termini di studio: la mia maestra delle elementari (che a quel temo insegnava tutto, dall’italiano all’educazione fisica) era una donna non solo colta, ma estremamente attenta ai bisogni di ciascun alunno.
Proseguendo con le scuole medie, ho incontrato professori di grande esperienza, probabilmente non tutti con un buon carattere, ma capaci di trasmettere un’ottima preparazione. Grazie anche a loro, per me lo studio non è mai stato un problema neanche al liceo o all’università, mi bastava ascoltare la lezione, prendere appunti, studiare in treno o mentre andavo e tornavo da cavallo. Tutt’ora amo lo studio, mi formo con corsi specifici ogni anno e non mi sento mai sazia di conoscere.
Insomma, dall’esterno sono stata e sono una perfetta”secchiona”… Ma chi mi conosce sa che di tempo sui libri ne ho sempre passato poco. E allora com’è possibile aver ottenuto certi risultati? Beh, il “segreto” c’è
Da mamma di 4 ragazzi tra i 7 e i 16 anni, mi scontro spesso con altri genitori che sono ossessivi in fatto di studio: bisogna studiare tanto, ripetere a voce alta, i più piccoli devono essere seguiti costantemente dai genitori nei compiti a casa, alzarsi prima al mattino per ripassare e guai se si porta a casa un brutto voto. Ok, tutti vorremmo che i nostri figli avessero bei voti (qualcuno, fatemelo dire, anche per farsi bello di questa cosa), ma alla fine lo sapete di cosa quasi nessuno si preoccupa? Dell’APPRENDIMENTO. Tuo figlio può anche sapere a memoria le capitali di tutti gli stati del mondo, prenderà un bel voto all’interrogazione, ma negli anni le ricorderà? E siamo sicuri che sia questo che serve davvero?
La differenza tra studiare e apprendere
Studiare è un modo di apprendere. Lo studio è un mezzo, dove l’apprendimento è il fine. Purtroppo, spesso lo vediamo con i nostri figli, non sempre studiare e l’imparare vanno di pari passo. Perchè? In sostanza, perchè si studia male, ovvero senza un metodo di studio. Quindi ci si prepara per il compito o l’interrogazione e poi ci si dimentica tutto nel giro di poco tempo, perchè non si possiede un metodo di studio e memorizzazione corretti.
E’ davvero difficile, rispetto ad anni fa, trovare insegnanti che insegnino un metodo di studio e questo crea una continua rincorsa nel memorizzare momentaneamente concetti che spesso nemmeno si comprendono. Qui, faccio una domanda a voi che serve ad interrogarci: quanti degli insegnanti dei vostri figli insegnano come utilizzare le mappe mentali? Nel mio caso pochi, davvero pochi e la differenza tra chi ha questa fortuna o chi è solo sommerso di compiti a casa si vede, eccome. Non si può pensare di apprendere senza averne gli strumenti!
Il passaggio alle scuole medie e superiori
Gli insegnanti di oggi (salvo rare eccezioni) non insegnano ai ragazzi un metodo di studio e si limitano a dire agli studenti cosa devono studiare; se è vero che durante le elementari tutto sommato le difficoltà nello studio del bambino passano in sordina, queste si accentuano decisamente con il passaggio alle scuole medie.
Ed ecco che allora si va nel panico, il genitore cerca di aiutare il bambino, ma spesso e volentieri a sua volta non ha le basi per insegnare un metodo di studio, il bambino si scoraggia e pensa di essere il problema, in un circolo vizioso che sicuramente non porta ad un bel rapporto con lo studio e che procede anche con le scuole superiori.
Nel mio caso, ho ottime basi a livello di metodo, ma non sono assolutamente in grado di insegnarlo ai miei figli, mi mancano il tempo, la pazienza, soprattutto non ritengo sia un mio compito farlo, in aggiunta a tutte le cose che già faccio.
Il ruolo dell’emotività
Oltre al fatto di sentirsi spesso “il problema” quando non superano positivamente un compito o un’interrogazione, spesso i ragazzi si trovano in difficoltà ad esporre davanti ai compagni o all’insegnante. Questo perchè la scuola difficilmente insegna a comunicare. E che dire delle lunghe ore passati seduti e fermi, che portano ad un sovraccarico mentale per niente positivo? Ce ne sarebbero molte, di cose da rivedere.
Il ruolo delle nuove tecnologie
In tutto ciò non possiamo ignorare la presenza sempre più importante delle nuove tecnologie: se è vero che aprono immense possibilità di apprendimento, è innegabile che siano fonte di distrazione, ormai presente anche a scuola.
Come aiutare bambini e ragazzi a formare un metodo di studio
E quindi, direte, siamo spacciati? Assolutamente no, ma sicuramente è fondamentale che i nostri figli siano in grado di apprendere un metodo di studio che permetta loro di APPRENDERE nel vero senso della parola. E di capire che lo studio non significa sacrificio e performance, ma piacere e crescita personale.
Qui entra in scena il MemoCamp, l’innovativa esperienza dall’efficacia comprovata per bambini e ragazzi, nato dalla mente geniale di Matteo Salvo, punto di riferimento in Italia per le tecniche di apprendimento rapido, ex campione mondiale di memoria e autore del bestseller “Studiare è un gioco da ragazzi”.
Cos’è il MemoCamp®?
MemoCamp® è un corso di formazione di alto livello (trovate QUI il link per dare un’occhiata), come quelli che Matteo Salvo e il suo team rivolgono ai professionisti, ma su misura per bambini e ragazzi dalla primaria alla secondaria di secondo grado, con linguaggi e strumenti pensati per loro.
Cosa insegna il Memocamp®
MemoCamp insegna il corretto metodo di studio, attraverso:
- Strategie di apprendimento rapido
- Tecniche di memoria
- Mappe mentali
- Lettura strategica
- Tecniche di comunicazione
Il tutto tarato su bambini e ragazzi dai 9 ai 17 anni. I MemoCamp® possono vantare un’esperienza decennale fatta di 151 edizioni e sono nati dall’idea di Matteo Salvo di trasferire anche ai ragazzi gli insegnamenti utilizzati per i corsi destinati agli adulti.
Come si svolge il Memocamp®
Il MemoCamp è un camp residenziale di 6 giorni in cui i partecipanti (divisi in gruppi da 15 in base all’età 9-11, 12-14 e 15-17) imparano a studiare senza tralasciare il divertimento.
Durante le lezione, ai partecipanti viene insegnato l’uso delle tecniche di memoria e delle mappe mentali. Ma anche come imparare a pianificare il proprio tempo di studio, in modo da poter conciliarlo con quello per le proprie passioni. Inoltre viene spiegato ai partecipanti come affrontare le interrogazioni alla cattedra, in modo da superare lo stress dell’interrogazione.
Dove si svolge il Memocamp®
I MemoCamp® si tengono in 2 strutture immerse nella natura: un agriturismo sulle colline astigiane e un agriturismo sulle colline riminesi. Questo perchè la natura influenza positivamente il processo di apprendimento.
Le due strutture dotate di tutti i comfort (entrambe con piscina) e gli educatori, detti MemoCamp® Angel si prendono cura anche dell’aspetto emotivo dei ragazzi (tra l’altro qualunque atteggiamento di bullismo comporta l’espulsione immediata).
Come iscrivere il proprio figlio al Memocamp®
E’ importante ricordare che non ci si può iscrivere in modo autonomo.
È infatti necessario un colloquio con un consulente didattico, per capire se e come può essere lo strumento adatto. Altro aspetto fondamentale, la collaborazione: la famiglia è guidata in un percorso che va ben aldilà del camp, attraverso incontri online con Matteo Salvo che la rendono partecipe del processo di apprendimento.
Tutte le info QUI!