Nuova settimana, nuovo progetto. Ecco la mia lista di sette buoni propositi per sconfiggere la disorganizzazione da mamma multitasking.
Le giornate si sono accorciate, ufficialmente. Il mio conto in banca pure. Idem per il tempo che passo con le mie tre figlie, troppi impegni lavorativi e poco tempo per me e per loro. Tanti piedini, che non sempre riescono ad incontrarsi nel loro cammino quotidiano.
Tutto ciò, rafforzato dal fatto che è lunedì – e lunedì è sempre un piccolo inizio – mi spinge inesorabilmente a creare una lista di sette buoni propositi (idealmente uno per ogni giorno della settimana) che devo assolutamente adottare se voglio continuare ad essere una brava mamma, senza capitolare per la disorganizzazione.
- Lunedì: recarsi dai carabinieri e sporgere denuncia per i documenti smarriti ormai due mesi fa (tra cui patente e carta di identità, ovvio). È noioso, si perde una mattinata buona, ma recuperare un’identità potrebbe decisamente servirmi.
- Martedì: portare di nuovo le mie bimbe al corso di danza che saltano ormai da due settimane causa febbre. Lo so, devo sacrificare il lavoro e fare un sacco di corse, ma se non si ammala anche Giulia devo farcela. È un impegno per me, prima che per loro.
- Mercoledì: fare un bilancio di tutto ciò che Elena sofia sta imparando a scuola. Sono sempre così di corsa che spesso fa i compiti da sola, apre lo zaino, prende libri e quaderni e poi quando ha finito ce li rimette dentro. Va bene responsabilizzarla, ma ha sei anni Cristo!
- Giovedì: prendermi un’ora tutta per loro per fare insieme i biscotti di Halloween. Lo prometto, non lascerò la forchetta a cuocere nella teglia come lo scorso anno. Proveremo anche a fare i nostri primi costumi di Halloween DIY.
- Venerdì: prendere le due bimbe grandi e portarle dal loro papà, che ultimamente manca loro parecchio, senza chiedermi se tutta quella strada mi fa fatica, se vorrei trasferirmi di nuovo vicino a lui… Infilarmi le cuffie nelle orecchie e viaggiare leggera, cantando a squarciagola e staccando il cellulare per tre ore di auto, che non casca il mondo.
- Sabato: ci sono i bimbi di mio marito, questa settimana. Ho voglia di andare a lavare la macchina a mano col maschietto di casa, una cosa che ci diverte tantissimo… E poi fare un bel giretto in macchina con lui e chiacchierare un po’, sperando che mi dia come solo lui sa fare l’opportunità di entrare in un mondo che i grandi hanno deciso di precluderci (ma a noi che ci frega?).
- Domenica: prendo Giorgia, l’altra bimba di Andrea e la porto con me a fare la nostra colazione fuori del weekend (che di solito si trasforma in un caffè prima di pranzo). Ah già, se sua mamma ce lo consente la porterò anche a tagliare finalmente i capelli come mi chiede ogni volta, chissà!
In tutto questo, il resto del tempo lo passerò a lavorare, come sempre. A gettare basi per un futuro che molto spesso fatico a vedere, ma che c’è. Lo passerò a pensare che lavoro tanto, troppo, spesso senza vedere i risultati, perché il periodo è quello che è. Ma io ce la metto tutta, come sempre, nel lavoro e nella vita personale. Certo che, almeno in una di queste due cose, una scelta semplice potevo anche farla!