Essere mamma non è un compito facile e vi assicuro, essere mamma di tre ancora meno. Se a questo aggiungete marito, ex marito, suocera, lavoro, spostamenti, spesa, pulizie… Vabbè, che ve lo dico a fare, lo sapete meglio di me: la mamma perfetta non esiste e in certi giorni viene proprio da rimpiangere la vita da non mamma e oserei dire anche quella da single.
Però, c’è un però: quando ci penso lucidamente, io trovo almeno (e dico almeno) dieci motivi per cui quella vita da non mamma non la rimpiango per niente. Non elenco volutamente i sorrisetti delle bimbe, quelli che ti fanno perdere la testa e ti rincoglioniscono come nulla al mondo…
1. Mi sento molto più sicura di me stessa
A vent’anni ero una promettente studiosa d’arte, poi laureata col massimo dei voti e subito con un lavoro importante. Avevo capelli che facevano invidia alle orientali e una carriera nella moda assicurata. Riguardandomi mi vedo bella e mi stimo per quello che ho saputo costruire – pur con una vita non delle più semplici – eppure io me lo ricordo bene come mi sentivo: insicura, sempre e comunque. Insicura con gli uomini, insicura nel lavoro, insicura persino nei sentimenti. Ricordo quella volta che dovevo andare a ritirare un premio di ricerca internazionale e non sono andata, perchè non sapevo cosa mettermi… Può sembrare sciocco, ma ero davvero un’insicura cronica, che cercava in ogni modo l’approvazione degli altri. Ecco, dopo aver avuto Elena Sofia questa sensazione non l’ho più provata. Perchè magari non sono perfetta, ma mi sento una donna appagata e soprattutto le uniche persone a cui sento di dover dimostrare qualcosa o che voglio compiacere sono le mie bambine. Vent’anni, vade retro.
2. Esistono finalmente delle persone che mi rendono felice al 100%
Data la mia storia familiare, sono sempre stata una persona malinconica e niente, nemmeno i più grandi successi nello studio e nel lavoro, mi hanno mai resa felice al 100%. No, neanche l’amore, per quanto in vita mia lo abbia provato anche prima della nascita delle bambine. Ecco, ad un certo punto credevo che la mia massima aspirazione potesse essere la SERENITA’ e non la FELICITA’, ma mi sbagliavo di grosso. La felicità, quella vera, è fatta di piccole cose e vedere i tuoi figli sereni mentre tu te ne stai abbracciata a tuo marito sul divano guardando un film che ti piace è una di queste.
3. Capirsi con uno sguardo è possibile, ma solo con tuo figlio
Si dice spesso che quando un figlio ti sta più attaccato non è perchè ne abbia particolarmente bisogno, ma perchè capisce che TU ne hai. E io confermo. Non esistono esseri collegati a doppio filo come i figli, il che è un’enorme responsabilità – soprattutto per le persone sensibili ed scostanti come me – ma anche un grandissimo dono. Quando Eva mi vede triste (e non è che glielo spiego, perchè ha tre anni) mi abbraccia e mi dice “io voglio stare con te”. In quei momenti non fa capricci, non pretende nulla, mi sta solo ataccata col suo corpicino e io mi tranquillizzo. Non esiste droga più potente, gratis, pergiunta.
4. Sono perfettamente in pace con il mio corpo
Sì, le smanie di perfezione le ho avute anch’io da ragazza, eccome. Ma è buffo come nel momento in cui il tuo corpo inizia a crescere una nuova vita dentro di sè questo diventi automaticamente più bello ed accettabile. Sono magra, in certi periodi magrissima e questo mi ha portato più volte ad affrontare le critiche stupide della gente, ma ora ho la risposta più potente: il mio corpo esile ha ospitato la vita per quattro volte e per quattro volte ha creato dei piccoli capolavori… Perchè dovrei non amarlo, anche se a voi magari non piace?
5. Apprezzo ogni momento di libertà
Mamma mia, se penso alle giornate sprecate di dieci anni fa… Ma quanto cavolo di tempo avevo tutto per me? Ok, forse è banale, ma un tempo riuscivo ad annoiarmi, mentre adesso ogni momento di potenziale noia diventa un collage di istanti preziosi tutti per me. Ho ripreso in mano il tempo e non ne spreco più e se anche lo facessi, ora lo faccio apprezzando ogni singolo minuto in cui non sono tenuta a doveri particolari.
6. Ho imparato ad amare le giornate morte sul divano
Questo va a braccetto con il punto precedente. Ricordo che quando non ero mamma detestavo le domeniche, giornate in cui bene o male bisogna rallentare il ritmo e avrei fatto qualsiasi cosa per riempirle, sprecando tempo ed energie. Oggi la cosa che amo di più fare la domenica è stare sul divano a guardare un film, anche senza combinare nient’altro e godermi semplicemente il riposo (per quanto possibile, ovvio, perchè con tre bambine c’è sempre qualcosa da fare).
7. Inizio ad amare il Natale e le feste in genere
Pensa te, quest’anno ho già acquistato i decori per l’albero in un negozietto di cose vintage… Io che fino a pochi anni fa detestavo anche solo l’idea di avere un abete luminoso dentro casa. Sul presepe non ci siamo ancora, ma secondo me mi tornerà pure la voglia di fare quello.
8. Ho degli alleati che non mi giudicano
Ok, non è che i miei figli siano degli angeli o che non ci scappi mai il litigio, (anzi..) però ormai abbiamo preso le reciproche misure: io so come sono fatte loro, loro sanno come sono fatta io. Sono coscienti di tutti i miei difetti peggiori e non hanno mai cercato di farmi cambiare, perchè per loro vado bene anche quando ho quelle giornate proprio storte in cui non spiccico parola. Mi sembra una cosa non da poco, no? Ok, forse questo avviene anche perchè la mia “stranezza” permette alle bimbe di andare in giro vestite da carnevale, ma io sono contenta comunque.
9. Ho imparato a moltiplicare il tempo e le energie
Se penso alle cose che dieci anni fa mi facevano sentire stanca, mi chiedo come sia possibile essere arrivata al punto a cui sono arrivata, ossia a trascorrere giornate frenetiche e nottate insonni senza mai crollare del tutto. Credo che quando si diventa mamme il nostro cervello cambi in maniera considerevole, diventando ancor più multitasking di quanto quello di una donna lo sia già di natura: quello che sembrava impossibile diventa possibile e anche chi non è mai stata una grande organizzatrice riesce incredibilmente a districarsi tra lavoro, scuola, casa, mariti e tutto il resto (certo, chi più, chi meno). Sto cercando delle riprove scientifiche a questa cosa, ma mi sa che se le ricerche non le conduce una mamma non arriveremo da nessuna parte:)
10. Posso finalmente dire “perché lo dico io”
Dulcis in fundo, confessate: quante volte avete sognato di poter dire questa frase a qualcuno (escluso vostro marito, ovviamente?). Ecco, per quanto io sia una persona piuttosto ragionevole, devo dire che è uno dei miei mantra e non mi vergogno per niente!