Il lavaggio dei vestiti nuovi è fondamentale per evitare rischi di infezioni e di virus. Ecco qualche idea sull’argomento.
Sembrerà una stupidaggine o una fissazione, ma in realtà non è proprio così. Gli abiti nuovi andrebbero lavati: a dirlo non sono io, ovviamente, ma l’igienista inglese Lisa Ackerley i cui studi sono stati diffusi da La Stampa e, con i dati alla mano dei suoi studi, la ricercatrice ci consiglia di lavare sempre i vestiti anche se nuovi. “I vestiti nuovi che non vengono lavati – spiega la Ackerley – possono essere contaminati da batteri, funghi o prodotti chimici, a seconda di come sono fatti, esposti, conservati e trasportati”. Dalle sue ricerche pare addirittura che i virus del raffreddore o dell’influenza, e ancora quelli che danno problemi gastrointestinali, possono sopravvivere sulle varie superfici (quindi anche sui tessuti) fino a 48 ore. Pertanto, se qualcuno ha provato un capo durante il decorso di un raffreddore o di un’influenza, ad esempio, potrebbe lasciare i suoi virus sugli indumenti indossati e trasmettere così la sua malattia agli sventurati che si proveranno quegli abiti dopo di lui.
Non c’è l’intenzione di diffondere il panico con questo articolo, ma di avvertire circa i rischi che si corrono indossando capi non lavati, pur se nuovi. Enzo Berardesca, dermatologo e consulente dell’associazione Tessile e Salute concorda nel dire che dobbiamo essere prudenti. Anche perché queste merci sono stoccate solitamente in magazzini dove la pulizia non è particolarmente curata, quindi polveri e acari si possono depositare per poi passare addosso a noi. Nel corso dei saldi, inoltre, il rischio aumenta perché il numero delle persone che proverà i singoli capi è maggiore.
Non è detto che se una persona starnutisca o tossisca mentre si sta provando un capo, colui o colei che seguirà nel provarsi il medesimo resti contaminato, ma un’attenzione e uno scrupolo maggiori sarebbero preferibili. Come già detto, nei magazzini e nei negozi i capi sono esposti alla polvere e ad essa è allergico il dieci per cento della popolazione. È pur vero che batteri, funghi e virus sui tessuti non resistono in eterno, a quanto afferma Berardesca, ma nonostante ciò ci invita a manifestare cautela al riguardo, soprattutto in alcuni periodi dell’anno e nei negozi più affollati.