Elena Santarelli parla della malattia del figlio Giacomo: “E’ arrabbiato per la malattia, capirà da grande quanto siamo fortunati”
Da ormai quasi un anno e mezzo Elena Santarelli lotta a fianco di suo figlio Giacomo insieme alla sua famiglia contro una brutta malattia e dopo un periodo iniziale di silenzio la showgirl ha deciso di parlarne per sostenere un importante progetto di ricerca.
Un anno e quattro mesi fa al figlio maggiore della Santarelli è stato diagnosticato un tumore celebrale.
Se Elena in un primo momento ha scelto di non parlarne, si è poi convinta a farlo per sostenere la ricerca ed in particolare il Progetto Heal, onlus fondata da famiglie con bambini colpiti da tumori celebrali che opera nell’ambito della pediatria neuro-oncologica.
Elena Santarelli ha raccontato in tv che per stare vicino a Giacomo è stato molto importante l’intervento della psicologa: “È servita parecchio per avere il giusto comportamento con mio figlio, nella comunicazione, nel controllo dei momenti più critici come la perdita di capelli, la rabbia: i bambini sono molto arrabbiati. A 4, 5 anni non capiscono ancora, la prendono quasi come un gioco. Ma a 10, per quanto la vita che facciamo sia la più bella e normale possibile, è comunque la vita di un bambino malato, e non posso negare che sia arrabbiato”.
Il bambino, che ormai da quasi un anno e mezzo è sottoposto a cure, sta meglio, come ha già detto lei, ma non si sa quanto tempo durerà questo percorso in ospedale.
“Mi dice ‘che palle!’. I capelli che cadono, andare in ospedale per la chemio. Io mi ritengo fortunata, ma è difficile spiegare la fortuna che abbiamo avuto a un bambino di 10 anni. Lo capirà quando sarà grande”, dice la showgirl, che nel dolore cerca comunque di cogliere il lato positivo.
“La maschera del ‘va tutto bene’ è pesante ma la devi portare per forza. A che serve condividere il fatto di avere una risonanza domani? Non lo dico neanche ai miei genitori. Basto io a non dormire da 7 giorni prima, perché dovrei essere egoista e fare stare male anche gli altri?”.