Ci siamo, iniziano finalmente i saldi invernali! Quali sono le date di inizio? Cosa non va in saldo? E quali sono le regole generali per non prendere fregature? ecco un piccolo vademecum
A ridosso della fine delle feste natalizie iniziano come ogni anno i saldi invernali, quello in cui, per capirci, noi mamme tiriamo fuori dal borsellino quello che abbiamo risparmiato durante la stagione per comprare capi bambino per l’anno seguente di cui la maggior parte delle volte non calcoliamo bene le misure e in cui, finalmente, ci concediamo qualcosina anche per noi. La buona media delle famiglie tornerà a salire un pochino (si parla di circa 330 euro per nucleo familiare); la cattiva è che le fregature continuano ad esistere. Insomma, per orientarvi al meglio eco a voi un piccolo vademecum ai saldi invernali 2015/2016.
1. Qual è il calendario dei saldi invernali 2015/16?
La data utile sarà sabato 2 gennaio 2016 con l’inizio dei saldi in Sicilia, ma in tutte le altre regioni i saldi inizieranno a partire dal 5 gennaio.
Abruzzo: 5 gennaio 2016 – 5 marzo 2016
Basilicata: 5 gennaio 2016 – 2 marzo 2016
Provincia di Bolzano: 5 gennaio 2016 – 16 febbraio 2016 (eccetto Sesto, Marebbe, San Martino di Badia, La Valle, Badia e Corvara 13 febbraio 2016 – 26 marzo 2016 e Resia, Stelvio, Maso Corto e San Valentino alla Muta 27 febbraio 2016 – 9 aprile 2016)
Calabria: 5 gennaio 2016 – 5 marzo 2016
Campania: 5 gennaio 2016 – 31 marzo 2016
Emilia Romagna: 5 gennaio 2016 – 5 marzo 2016
Friuli Venezia Giulia: 5 gennaio 2016 – 31 marzo 2016
Lazio: 5 gennaio 2016 – 15 febbraio 2016
Liguria: 5 gennaio 2016 – 18 febbraio 2016
Lombardia: 5 gennaio 2016 – 5 marzo 2016
Marche: 5 gennaio 2016 – 1° marzo 2016
Molise: 5 gennaio 2016 – 5 marzo 2016
Piemonte: 5 gennaio 2016 – 28 febbraio 2016
Sardegna: 5 gennaio 2016 – 5 marzo 2016
Sicilia: 2 gennaio 2016 – 15 marzo 2016
Toscana: 5 gennaio 2016 – 5 marzo 2016
Provincia di Trento: 5 gennaio 2016 – chiusura a discrezione dei commercianti
Umbria: 5 gennaio 2016 – 5 marzo 2016
Valle D’Aosta: 5 gennaio 2016 – chiusura a discrezione dei commercianti
Veneto: 5 gennaio 2016 – 28 febbraio 2016
2. Per quanto tempo dureranno i saldi?
La durata dei saldi invernali quest’anno è estremamente variabile: si va da regioni in cui gli sconti dureranno poco più di un mese (in Lazio per esempio) ad altre in cui si arriverà a circa tre mesi (Campania e Friuli). Questo perchè le normative di qualche anno fa hanno di fatto liberalizzato il periodo delle promozioni; per lo stesso motivo, alcuni marchi e negozi stanno già effettuando vendite straordinarie al 50% ben prima del’inizio ufficiale.
3. Come faccio a verificare se lo sconto è effettivo?
Il cartellino o la confezione DEVONO sempre riportare il prezzo pieno di acquisto del prodotto e il prezzo di saldo. Nel caso in cui non sia così, diffidate.
4. Il negoziante può rifiutarsi di cambiare un articolo in saldo?
No, se avete con voi scontrino o fattura, perchè il cambio merce non è a discrezione del negoziante, bensì normato da leggi europee.
5. Posso pagare con bancomat o carta di credito?
Sempre, per lo stesso motivo del punto precedente. se il negoziante vi impedisce di pagare in maniera elettronica durante i saldi per risparmiare sulla commissione bancaria potete rivolgervi alle autorità preposte.
6. Quali sono i prodotti che non vanno in saldo?
In generale, il negoziante tenderà pian piano ad effettuare sconti su tutta la merce in negozio; è vero comunque che, se i saldi riguardano principalmente abbigliamento, accessori per la persona e la casa e tecnologia, i prodotti di uso continuativo (così come il basico nell’abbigliamento o i modelli di accessori tecnologici che non verranno rinnovati nella stagione precedente) non vanno in saldo e sono in genere soggetti a promozioni molto contenute.
7. Voglio comprare degli abiti e degli accessori per il mio bimbo per il prossimo autunno/inverno. Come faccio a calcolare la taglia?
La regola generale è questa: sull’abbigliamento aggiungete tre mesi di età all’età che il vostro bimbo avrà quando indosserà il capo, fino ai diciotto mesi. Dai due anni in poi, aggiungete un anno all’età. Per le scarpe, considerate due numeri di crescita per ogni anno, fermo restando che per i maschietti questo numero può variare anche più velocemente e che è sempre meglio un numero in più di un numero in meno!